Teatro
giovedì 9 novembre, ore 21
La fata matematica

scritto e diretto da Valeria Patera
con Galatea Ranzi e in video Gianluigi Fogacci
compositore: Francesco Rampichini

Valeria Patera firma come autrice e regista La fata matematica una delle sei produzioni che ha dedicato alle grandi storie della scienza; i testi sono stati poi interpretati dai maggiori attori italiani e portati anche all'estero.

Alle origini del computer c’è una donna, Ada Byron Lovelace (1818/1852) figlia del poeta romantico Lord Byron e considerata l’inventrice del software e profe­tessa della computer age.

La fata matematica è uno spettacolo intenso dove attori, musica e video dilatano il tempo di una sua notte d’insonnia, poco prima della sfortunata fine a soli trentasei anni. Lo spettacolo riassume il ricordo della sua intensissima vita fatta di grandi passioni sia intel­lettuali che erotiche, l’amore per il padre mai conosciuto, la conflittualità con la madre, il rapporto con Charles Babbage, il grande matematico che con lei mise a punto la macchina analitica, di fatto il progenitore del computer

Donna ribelle che anelava alla libertà e alla conoscenza, Ada Byron Lovelace ebbe una vita avventu­rosa e drammatica e morì a trentasei anni. La rappresentazione teatrale avviene in uno spazio scenicoambientato in un notturno e articolato in tre quadri che si scandiscono dentro una incisiva struttura musicale che, nella parte centrale, si esplicita in una sequenza video che apre un’ellissi temporale. La scena è un’essenziale scatola nera mossa da una affascinante partitura di luci.