Teatro
giovedì 8 ottobre ore 21
Futura

Lucilla Giagnoni, Alessio Bertallot
e la partecipazione di Raffaele Fiore, Francesca Boccafoschi, Lara Princisvalle e Lucrezia Paganini

suono Paolo Pizzimenti
multimedia Bianca Pizzimenti
produzione Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana

La serata di inaugurazione della stagione del Teatro Faraggiana è sempre stata un evento unico, originale, fatto di incontri, commistioni che volevamo imprevedibili: è una festa quando città e teatro lavorano insieme, confondendosi fra loro.
Ora che il mondo si è un poco scombinato, confuse sono soprattutto le indicazioni di quello che possiamo fare: come muoverci e dove poter andare; non basta Google Maps a indicare i tempi e i modi.
Meglio prendere la via del mare dove le strade non ci sono, oppure tutte diventano possibili.
Il Teatro è una Nave: tanto legno, corde e vele.
Forza, salpiamo! Quanti ne potremo portare a bordo?
Ancora non si sa, ma di sicuro quattro cabine sono state prenotate da strani passeggeri che ora son lì a guardare fuori dall’oblò.
Dall’accento sembran piemontesi. Si dice che abbian viaggiato in lungo e in largo prendendo sempre strade insolite. Ora vogliono provare il mare. Son due uomini e due donne.
Che vedono? Che dicono? che sognano?
Che succederà, secondo loro, domani? “Chissà, chissà, domani…”
In mare la strada è una rotta, se tutto va bene, il viaggio è una crociera, se ci si perde allora è un naufragio.
Abbiamo energie e storie sufficienti per accogliere la sfida.
La Nave è solida: tirata su l’ancora, punteremo lontano.
Ah, dobbiamo ancora dare un nome, alla Crociera.
Qualcosa che ci parli di domani. Come già cantò qualcuno: “Si chiamerà Futura”.