Teatro
giovedì 3 dicembre ore 21
Il giardino dei ciliegi

di Anton Cechov
Co-produzione Cabiria Teatro/Nuovo Teatro Faraggiana
Regia e adattamento testo Mariano Arenella e Elena Ferrari
con Mariano Arenella e Elena Ferrari
La voce di Firs è di Alessandro Ferrara
Light Design e Aiuto Regia Davide Rigodanza
Scenografia Matteo Capobianco
Sound Design Massimiliano Perticari
Movimenti Scenici Alessandra Bordino
Costumi Roberta Spegne
Costruzioni Alessio Onida
Aiuto luci Renato Turchi
Macchinista Marcello Vignola
Fonica Paolo Zanforlin
Si ringrazia Il Museo Civico C.G. Fanchini di Oleggio per i giocattoli antichi

Il giardino dei ciliegi è forse l’opera più famosa di Cechov, tantissime le versioni proposte dal 1903; quella proposta da Cabiria Teatro prevede una veste nuova e inedita a partire dalla distribuzione dei personaggi. La scelta è infatti quella di affidare volto e voce di tutti i protagonisti a due soli attori che daranno vita a tutte le anime di questa commedia. L’idea è quella di creare una nuova partitura fisico-vocale che possa raccontare in maniera nuova e originale questa storia. Una storia che ha come centro il tema della separazione. Ci si trova solitamente impreparati su come affrontarla qualunque essa sia e capita spesso che non si dica nulla fino a quando non si possa più evitarlo. Così nel giardino tutti si trovano ad abbandonare una parte importante di sé e del proprio passato, ma in maniera inconsapevole. Sarà la realtà poi ad arrivare addosso ai personaggi, imponendosi nelle loro vite nascosta sotto il nome di “progresso”. Non è un caso che la storia si apra proprio con la celebre stanza dei bambini, luogo per eccellenza intriso di ricordi, metafora del distacco a cui tutti saranno soggetti. Ed è questo il motivo della scelta di rappresentarlo con soli due attori, per dare la possibilità al pubblico di immedesimarsi in tutti i personaggi, sentirli propri come li sentono gli attori e riconoscere tra questi il proprio giardino da abbandonare.