Teatro
venerdì 6 dicembre ore 11,00
Dedalo e Icaro

drammaturgia di Tindaro Granata
regia di Giacomo Ferraù e Francesco Frongia
scenografia Stefano Zullo
con Giacomo Ferraù, Giulia Viana, Libero Stelluti, Enzo Curcurù
produzione Teatro dell’Elfo ed Eco di fondo
in collaborazione con ANGSA Novara associazione genitori bambini autistici

Il mito greco è noto: Icaro vive nel labirinto di Cnosso, costruito dal padre Dedalo. Questi, per amore del figlio, raccoglie negli anni delle piume per comporre lunghe ali per poter uscire dal labirinto e le assembla con la cera. Un giorno, Dedalo e Icaro, spiccano il volo fuori dal labirinto. Il padre redarguisce il figlio di non avvicinarsi al sole, ma Icaro non lo ascolta: la cera si scioglie e il ragazzo precipita nel mare.
Nella nostra rilettura, Dedalo costruisce ad Icaro delle ali fatte esclusivamente dal suo estremo amore. Icaro, infatti, è rinchiuso in un labirinto: un mondo fatto di vicoli chiusi, strade verso l’esterno che s’interrompono, dalle quali spesso sembra di vedere improvvisamente l’uscita, ma è solo un’illusione.
Il labirinto, Dedalo lo sa, è cieco, si chiama autismo e non ci sono cure.
Si può, solo, amare incondizionatamente!
Icaro vive in un quotidiano labirinto le cui pareti sono le innumerevoli difficoltà che la sua condizione di “diverso” gli causa nel mondo dei “normali”.
Esiste un modo per uscire dal labirinto?
Dalla nostra riflessione ha vita questo “particolare” Dedalo e Icaro che è fatto dallo studio di testimonianze dirette, a volte struggenti e altre pervase da una feroce ironia. Ogni storia è unica ma tutte hanno un comune denominatore: il terrore dei genitori che i figli non riescano a vivere dopo di loro.