Teatro
venerdì 22 febbraio ore 11
Antigone

traduzione e adattamento a cura di Maddalena Giovannelli
in collaborazione con Alice Patrioli e Nicola Fogazzi
con Aram Kian, Sax Nicosia, Stefano Orlandi, Francesca Porrini, David Remondini, Arianna Scommegna, Sandra Zoccolan
regia di Gigi Dall’Aglio
produzione ATIR Teatro Ringhiera

Il senso contemporaneo di Antigone sta nella natura e nella forma dialettica del confronto.
Non è un confronto tra posizioni di potere. Antigone non offre una soluzione politica alter­nativa a Creonte, ma è l’annuncio che una tesi politica sta manifestandosi.
Cosa si può chiedere agli attori, alla musica, alla scrittura se non di concorrere, cia­scuno con la quota politica che gli compete per rivelare l’origine di questo dibattito che arriva fino a noi ancora irrisolto?
È un dibattito sul bisogno degli umani di aggregarsi, confrontarsi e di scegliere il proprio destino.
Il miracolo è che questo confronto serrato, quando fu creato per il Teatro più di duemila anni fa, veniva proposto proprio nel momento storico in cui la società che lo ha espresso dibat­teva le tecniche del pensiero e le forme sociali e politiche del convivere.
Sulla scena oggi viene accolta la responsabilità di chi la abita, purché compia lo sforzo di riconoscersi nella parola originaria e di portarla con semplicità al potenziale che quella parola può ancora offrirci quando ci illumina sulla durezza e sull’ambiguità delle prove cui tuttora siamo chiamati.
Con Antigone gli attori possono veramente vivere la consapevolezza che il Teatro si presenta come farmaco contro le tentazioni arroganti che si stabiliscono nel confronto fra regole e tradizione, tra democrazia e altro.