Teatro
martedì 9 aprile ore 21
R. OSA - 10 esercizi per nuovi virtuosismi

di Silvia Gribaudi
in scena: Claudia Marsicano - Premio UBU 2017 Nuova attrice under 35?produzione La Corte Ospitale, Associazione Culturale Zebra
coproduzione Santarcangelo Festival?con il supporto di: Qui e Ora Residenza Teatrale – Milano, Associazione Culturale?in collaborazione con: Armunia Centro di residenze artistiche – Castiglioncello / Festival Inequilibrio, AMAT – Ass.Marchigiana attivita? teatrali, Teatro delle Moire / Lachesi LAB – Milano, CSC Centro per la scena contemporanea – Bassano del Grappa

Cosa è il successo ? IN CHE MODO L’IMMAGINE CI RENDE SCHIAVI ? E in che modo viene usata l’immagine degli altri ?
In R. OSA, 10 esercizi per lo spettatore che diventa attivo e divertito in un gioco dove il proprio sguardo sulla danza, sulla bellezza e sulla vitalità viene aperto a nuovi mondi inaspettati.

R. OSA è una performance che si inserisce nel filone poetico di Silvia Gribaudi, coreografa che con ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa con un linguaggio “informale” nella relazionale con il pubblico.

R. OSA si ispira alle immagini di Botero, al mondo anni 80 di Jane Fonda, al concetto di successo e prestazione.

R.OSA è uno spettacolo in cui la performer è una “one woman show” che sposta lo sguardo dello spettatore all’interno di una drammaturgia composta di 10 esercizi di virtuosismo.

R.OSA è un ‘esperienza in cui lo spettatore è chiamato ad essere protagonista volontario o involontario dell’ azione artistica in scena.

R.OSA fa pensare a come guardiamo e a cosa ci aspettiamo dagli altri sulla base dei nostri giudizi. Lo spettacolo mette al centro una sfida, quella di superare continuamente il proprio limite.

R.OSA è in atto una rivoluzione del corpo, che si ribella alla gravità e mostra la sua lievità.

Un gioco che, con dissacrante umorismo tipico delle creazioni di Gribaudi, riesce a porre a proprio agio lo spettatore: lui stesso diventa parte dell’azione performativa, per giungere infine a vedere la realtà con occhi diversi.